Cosa vedere a Modena in un weekend

Cosa vedere a Modena in un giorno

Modena è una meta perfetta per un weekend che accontenta proprio tutti tra arte, cultura, gastronomia e naturalmente motori!

Questa chicca emiliana accoglie i visitatori con un centro storico intimo e raccolto che con una breve passeggiata conduce dinanzi ai principali monumenti della città, riconosciuti dal 1997 come sito Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Cosa vedere a Modena in un weekend

Il primo consiglio per scoprire Modena e la sua offerta turistica è quello di prenotare il tour della città Modena City Tour con Modenatur e VisitModena: accompagnati da una guida specializzata, in circa 2 ore abbiamo avuto l’occasione di visitare i punti nevralgici del centro storico cogliendone tutte le sfumature e le particolarità.

Cosa vedere a Modena dunque? Scopriamolo insieme!

Piazza Grande, il Duomo e la Ghirlandina: il cuore del centro storico di Modena

Il tour non può che partire da qui, in Piazza Grande, il salotto del centro storico di Modena in cui si ha il primo impatto con i suoi monumenti più importanti.

L’attenzione viene subito catturata dal Duomo che in Piazza Grande vediamo alle spalle e dalla sua Ghirlandina, il campanile pendente che i modenesi considerano il più bello del mondo. Ad una prima occhiata potrebbe sembrare un effetto ottico, ma in realtà la Ghirlandina, dall’alto dei suoi 86 metri, pende realmente verso il Duomo, una particolarità che in città la rende un sorvegliato speciale.

Il nome deriverebbe dalla somiglianza delle sue balconate a delle ghirlande che adornano la cuspide, ma questa storia avrebbe in realtà due facce. Alcuni ritengono infatti che nell’origine del nome ci sia un richiamo all’Andalusia per la somiglianza con la Giralda di Siviglia.

Il tour prosegue alla scoperta della facciata principale del Duomo, riconosciuto come uno dei principali monumenti della cultura romanica in Europa. La sua storia ha inizio nel 1099 quando i cittadini espressero la necessità di realizzare una cattedrale degna di custodire le spoglie di S. Geminiano, Vescovo e patrono di Modena.

Protagonista della facciata è il grande rosone realizzato dai Maestri Campionesi. Come sapete amo andare a caccia di dettagli e anche qui non ne mancano di certo: il rosone ad esempio è costituito da 24 raggi, ciascuno di essi indica un’ora del giorno con l’intento di rappresentare la presenza costante della fede nel quotidiano.

Il rosone del Duomo di Modena realizzato dai Maestri Campionesi

L’interno del Duomo offre un netto contrasto cromatico rispetto alla facciata esterna: qui dominano i mattoni e le tonalità scure.

Degno di nota è il pontile del presbiterio con gli splendidi bassorilievi che raccontano la Passione di Cristo. Il Duomo di Modena racchiude anche un’opera davvero singolare: avete mai sentito parlare della Madonna della pappa? Si tratta un lavoro realizzato dal modenese Guido Mazzoni in terracotta policroma e che rappresenta la Madonna in un atteggiamento di tenerezza mentre è affiancata da Suor Papina che con delicatezza soffia sul cucchiaio prima di porgerlo al Bambino. La particolarità è data proprio dall’inusualità della scena.

Gli interni del Duomo di Modena

Informazioni pratiche: il Duomo di Modena è aperto al pubblico il lunedì dalle 7.00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.00 e dal martedì alla domenica dalle 7.00 alle 19.00 con orario continuato. Le visite non sono naturalmente consentite durante le Messe, per cui conviene consultare in anticipo gli orari sul sito ufficiale.

La Ghirlandina è accessibile solo su prenotazione e con visita guidata. Gli orari variano a seconda delle stagioni, per cui conviene controllare le aperture sul sito ufficiale. Un’occasione interessante sono le visite guidate tematiche e di approfondimento che si tengono l’ultimo sabato di ogni mese, su prenotazione (sul sito orari e dettagli a seconda della stagionalità).

La statua dedicata alla famiglia Panini

La visita alla scoperta di Modena prosegue dinanzi ad una chicca che in pochi notano trasportati dal vivace passeggio del centro. Sapevate che proprio questa città ha visto la nascita delle figurine Panini?

Tutto ebbe inizio con un piccolo chiosco a due passi dal Duomo quando nessuno pensava al fenomeno che di lì a poco sarebbe nato con le figurine dei calciatori. Proprio a questa storia tutta italiana è dedicata una singolare statua in Corso Duomo che naturalmente rappresenta la storica rovesciata simbolo del marchio Panini realizzata dall’artista modenese Wainer Vaccari.

La statua dedicata alla famiglia Panini a Modena

Il Palazzo Ducale

Tra una curiosità e l’altra la visita guidata prosegue in direzione Piazza Roma dove protagonista è il Palazzo Ducale in tutta la sua imponenza.

Quello che oggi ospita l’Accademia Militare, un tempo era la prestigiosa sede della Corte Estense che merita sicuramente una visita approfondita per ammirare le sale interne tra cui spiccano il Salone d’Onore e il settecentesco Salottino d’oro.

Cosa visitare a Modena: il Palazzo Ducale

Informazioni pratiche: Il Palazzo Ducale è visitabile il sabato e la domenica, sia mattina che pomeriggio, solo con visita guidata. Al momento le visite sono sospese ma è possibile restare aggiornati consultando il sito ufficiale.

Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Non poteva che essere dedicato al grande maestro Luciano Pavarotti il Teatro Comunale di Modena. Il legame della città con la musica è qualcosa che affonda le sue radici nel passato, al punto che già dal XVI secolo fiorirono in città teatri, scuole e istituti musicali.

DaL 2017 ad accogliere gli spettatori e i visitatori del teatro c’è il monumento dedicato a Pavarotti che racconta l’abbraccio alla sua città natale.

Alle porte della città è possibile visitare anche la Casa Museo Luciano Pavarotti, la residenza in cui il maestro trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Teatro Comunale Luciano Pavarotti Modena

Informazioni pratiche: il Teatro Comunale è visitabile solo su prenotazione, previa disponibilità di date su Modenatur.

La statua della “Bonissima”, tra i simboli di Modena

La passeggiata nel centro storico di Modena organizzata da Modenatur si è conclusa davanti ad un dettaglio difficilmente identificabile senza il racconto di una guida: la statua della Bonissima. In un angolo di Piazza Grande è possibile notare la raffigurazione di una figura femminile oggetto di numerose storie e credenze popolari. La più accreditata racconta la storia di una dama particolarmente benestante che durante un periodo di forte carestia aveva sfamato il popolo modenese. Questa leggenda è ipoteticamente legata alla presenza di una borsa identificabile in una piega della veste.

Curiosità su Modena: la statua della Bonissima in Piazza Grande

Infine un suggerimento: dal momento che il Modena City Tour prevede una passeggiata interamente all’aperto, ad eccezione di un brevissimo ingresso al Duomo, se avete ancora un po’ di tempo a disposizione approfittatene per visitare gli interni di questi punti interesse per approfondire la conoscenza della città e dei suoi monumenti.

Dove dormire a Modena: Best Western Hotel Libertà

Se a questo punto vi piacerebbe visitare Modena e vorreste un consiglio su dove dormire in città, il nostro suggerimento è quello di valutare il Best Western Hotel Libertà.

Situato nel cuore del centro storico ma comodissimo da raggiungere anche in auto grazie al garage privato, questo hotel offre il noto comfort Best Western e la sicurezza di soggiornare in una camera dove la pulizia è eccellente, un aspetto non da poco per sentirsi sicuri anche in questi mesi complessi.

Situato a soli 270 metri dal Duomo è la soluzione ideale per vivere il centro storico di Modena.

Tra i servizi offerti abbiamo apprezzato in particolar modo la colazione in camera e la qualità dei prodotti scelti la sera prima per soddisfare pienamente le nostre esigenze. Quale modo migliore per ricaricare le energie e iniziare una giornata alla scoperta di Modena? 🙂

Dove dormire a Modena: il Best Western Hotel Libertà

Informazioni pratiche: il Best Western Hotel Libertà è situato in Via Blasia, 10, ma non lasciatevi spaventare dalla ZTL! Gli ospiti possono accedere senza alcun problema e dopo aver comunicato la targa in reception potrete entrare e uscire dal centro storico senza il rischio di incorrere in sanzioni.

Un consiglio per risparmiare? Prenotando dal sito ufficiale avrete uno sconto sulla camera e la colazione a solo 1 euro!

Dove mangiare a Modena: Damedeo

Last but not least, l’Hotel è convenzionato con il Ristorante Damedeo, situato a 5 minuti a piedi, dove abbiamo avuto l’occasione di assaporare i piatti tipici modenesi in una vera e propria esplosione di gusto e ricercatezza. Un consiglio? Non perdetevi gli gnocchetti di patate con crema di gorgonzola, noci e pancetta croccante. Una vera delizia per il palato! 🙂

Dove cenare a Modena

Informazioni pratiche: il Ristorante Damedeo si trova in Corso Vittorio Emanuele II, 54, a soli 5 minuti a piedi dall’Hotel Libertà. Ottima la qualità e la varietà delle portate proposte, il tutto accompagnato da un servizio delizioso e da un personale dalla gentilezza superiore alla norma.

Inoltre, in qualità di clienti dell’hotel riceverete uno sconto del 15% che non fa mai male 🙂

A questo punto non ci resta che augurarvi buon viaggio a Modena!

SHARE:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Ciao, sono Chiara! Una viaggiatrice instancabile, sostenitrice del turismo di prossimità e sempre a caccia di mete insolite. Chi ha detto che bisogna per forza andare lontano per scovare posti meravigliosi?
Conosciamoci meglio

Iscriviti alla newsletter

Social Media
#Turismoinrassegna