L’Italia è un paese straordinario ma troppo spesso ce ne dimentichiamo, privilegiando le mete estere senza conoscere almeno l’essenza del nostro paese.
Quante volte ho sentito dire: “Sì ok ma a Milano oltre al Duomo, al Castello Sforzesco e ai Navigli non c’è nulla da vedere” ed è proprio qui che invece in molti si sbagliano.
Abbiamo la fortuna di vivere in una nazione capace di stupirci in ogni suo versante, eppure sono così tante le cose che meritano la nostra attenzione e che a volte ignoriamo.
Prima delle Giornate FAI di primavera di quest’anno noi non conoscevamo ad esempio Palazzo Clerici, una splendida residenza nobiliare del Settecento situata nel cuore di Milano.
L’omonima via che la ospita è infatti in pieno centro, nella zona di Cordusio, eppure essendo nascosta rispetto alla movida cittadina è difficile che un turisti ci passi e soprattutto che vada ad immaginare che proprio lì c’è un palazzo che nella sua sobrietà esterna non cattura l’attenzione ma che al suo interno racchiude uno sfarzo incredibile.
Partendo dal presupposto che oggi Palazzo Clerici è la sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e che purtroppo non è sempre aperto al pubblico, l’opportunità offerta dal FAI in occasione delle Giornate di Primavera 2018 ci è sembrata sin da subito irresistibile!
Come è facilmente intuibile, il Palazzo prende il nome della famiglia che l’acquistò durante la seconda metà del Seicento. Originaria del Lago di Como, la famiglia Clerici aveva fatto la sua fortuna con il commercio della seta e con le attività bancarie.
Per questo motivo nel giro di poco tempo, riuscì a conquistarsi l’apprezzamento da parte degli Austriaci che dominavano la città e avevano in grande considerazione la nobiltà locale, al punto da assegnargli spesso il governo del Ducato.
Arrivati in Via Clerici al civico 5 la prima cosa che si nota è, come dicevamo, la sobrietà della facciata esterna di architettura tardo barocca, seguita da una rientranza che era stata progettata per permettere alle carrozze di accedere al palazzo agevolmente, nonostante la strada stretta.
L’accesso al palazzo avviene mediante lo scalone d’onore, che situato alla destra del cortile immette subito il visitatore all’interno della Sala da ballo, l’ambiente di rappresentanza che colpisce subito per lo stile elegante e l’ampiezza degli spazi.
I principali arricchimenti decorativi del Palazzo furono realizzati per volere di Giorgio Antonio Clerici, a cui si deve l’incredibile sfarzo della Galleria degli Arazzi, la cui decorazione fu affidata nel 1740 a Giambattista Tiepolo, autore della celebre “Corsa del carro del Sole”.
Non a caso, questa straordinaria opera è tuttora uno dei più grandi capolavori dell’arte settecentesca presente a Milano.
In questa sala è impossibile restare indifferenti: è tale la quantità di decorazioni, specchiere dorate e affreschi che la vista si perde!
Chiaramente, visto l’affollamento che si crea durante la visita, diventa molto difficile fotografare la sala nella sua interezza senza che qualcuno disturbi la visuale, ma la pazienza è sempre stata una mia virtù, soprattutto quando si tratta di scattare una fotografia e quindi eccoci qui 🙂
COME E QUANDO VISITARE PALAZZO CLERICI – Il Palazzo è visitabile in occasione delle GIORNATE FAI e delle notti bianche. Periodicamente è possibile accedere anche in altre date: per conoscerle vi consigliamo di consultare il sito ufficiale dell’ISPI. Ad aprile 2018 le visite guidate per gruppi di massimo 6 persone si terranno giovedì 26 e venerdì 27 aprile (con turni alle 15.00 e alle 15.30). La visita è gratuita ma è necessario prenotare telefonicamente (02 86 93 053) con una mail all’indirizzo: ispi.eventi@ispionline.it
Buona visita e buona permanenza a Milano 🙂